Il palleggiatore dell’Allianz Powervolley protagonista del workshop “Training to win” organizzato da Randstad
MILANO – Faccia da ragazzino e dialettica da veterano: è il ritratto di Riccardo Sbertoli, palleggiatore dell’Allianz Powervolley Milano, che ieri, nella tensostruttura della Powervolley Academy del Lido di Milano, ha dimostrato tutte le sue qualità extra campo in occasione del workshop “Training to win”, organizzato da Randstad, primo operatore mondiale nei servizi per le HR e partner di Powervolley Milano.
L’evento di formazione è stato organizzato per riflettere sulle analogie fra sport e azienda: nello sport come nel mondo del lavoro, la capacità di comunicare e collaborare con i colleghi, allenare le proprie competenze e metterle al servizio della squadra sono fondamentali per il successo della realtà in cui si opera. Un buon manager, come un buon allenatore, deve essere in grado di riconoscere e valorizzare il potenziale dei suoi dipendenti e metterli nelle condizioni di rendere al meglio. Le analogie tra i valori e le abilità di un atleta professionista e le attività e competenze tipiche di un contesto aziendale sono così state al centro del workshop “Training to Win, diventare squadra: come imparare a passarsi la palla (comunicare) tra campo e azienda”.
«Il team è fondamentale perché vivere il gruppo mi ha aiutato a migliorare come persona – sono le parole di Sbertoli –; impari a condividere tempo, obiettivi ed emozioni e stati d’animo con altri membri della tua squadra. Spesso i compagni possono diventare anche amici e tutto è più facile, ma ci sono situazioni anche in cui non accade ed è lì che deve venire fuori lo spirito comune per il raggiungimento dell’obiettivo finale. La condivisione del tempo ti porta ad avere un attaccamento e un rispetto particolare verso i tuoi compagni, con la convinzione che ci vuole massima serietà e correttezza reciproca per camminare insieme e provare a migliorare giorno dopo giorno per ottenere i risultati prefissati». Insieme al classe 1998 dell’Allianz Powervolley, sono intervenuti anche Jack Sintini, campione di volley ed ora Sales Manager Randstad Sport, e Samuele Robbioni, Counselor in Psicologia dello Sport e docente Randstad HR Solutions, declinando temi come team, ruoli, dati ed innovazione riscoperti in chiave sia sportiva sia aziendale.